Il Mercato dei Saperi, ossia il progetto di scambio di esperienze e competenze tra ragazzi down e persone anziane, raccoglie successo e porta i suoi frutti. Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il progetto coinvolge 12 sezioni AIPD (Associazione Italiana Persone Down) sul territorio nazionale. Sono 150 gli scambi effettuati fino ad oggi e presso le sedi dell’associazione sono stati attivati dei contact point locali chiamati “Porte dei Saperi”.
Ma come funzionano questi scambi?
Gli scambi sono sempre mediati da 2 operatori dell’Associazione.
I maggiori scambi attuati fino ad oggi hanno riguardato:
la cucina con la preparazione di torte, ciambelle e ricette di cucina tradizionale;
il giardinaggio con la semina di piantine, come insalata, prezzemolo, basilico ecc.., che le persone con S.D. si sono impegnate a curare per poterle utilizzare in cucina quando saranno cresciute;
lavori a mano come la pittura su stoffa e la realizzazione di oggetti con il ferro filato.
Due esempi: le persone con S.D. stanno dipingendo asciugamani per le mamme, lenzuolini per i nipoti con le tecniche che una signora ha insegnato loro; per la domenica delle palme, con l’aiuto di un signore che lavorava il ferro, sono state realizzate delle palme con il ferro filato;
semplici lavori di manutenzione e riparazione su oggetti di uso quotidiano che un gruppo di pensionati ha insegnato ad effettuare alle persone con S.D.;
la lettura di giornali (quotidiani, settimanali, mensili): una giornalista in pensione ha insegnato alla persone con S.D. come leggere un quotidiano, una rivista ecc…
storie e tradizioni del proprio paese natio raccontate e documentate, attraverso fotografie e ritagli di giornali, da un signore anziano;
il pagamento di bollette che le persone con S.D. hanno effettuato per una signora impossibilitata ad uscire di casa perché influenzata;
alcune faccende domestiche: un gruppo di persone con S.D. ha aiutato una signora anziana a spazzare le scale di casa sua.
“E’ un progetto che sta appassionando ragazzi, nonni e operatori – ha affermato Giovanna Grignoli, presidente AIPD Campobasso – Altri scambi sono già programmati per i prossimi mesi e la realizzazione del progetto sta dimostrando come persone anziane e persone con sindrome di down si stanno trasformando da “destinatari di assistenza” a “risorse”, perché per tutti c’è molto lavoro da fare, con tutti i benefici materiali e psicologici che ne derivano. Proprio stamani l’ultima emozione: due anziani hanno insegnato i concetti sulla sicurezza legata all’uso dei piccoli elettrodomestici e Paolo, uno dei nostri ragazzi, ha ricambiato regalando loro un meraviglioso concerto di piano”.