Ieri, 11 ottobre, in oltre duecento piazze italiane è stata celebrata la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down. Un’occasione per richiamare ad una maggiore sensibilità l’opinione pubblica e combattere un pregiudizio, quello sulla diversità, che rende ancora più difficile l’inserimento delle persone con disabilità nel tessuto sociale. Tuttavia, nonostante tanto si sia detto e fatto per promuovere il concetto per cui “essere differenti è normale”, sono proprio di questi ultimi giorni notizie di avvenimenti spiacevoli che coinvolgono proprio persone con sindrome di Down. A tal proposito, la Presidente dell’Aipd di Campobasso, Giovanna Grignoli ha lanciato un messaggio molto chiaro per sottolineare quanta strada ci sia ancora da fare per poter parlare di un società realmente inclusiva.
“Ci avviciniamo alla Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down (la dichiarazione è di qualche giorno prima dell’11 ottobre) e proprio in questi giorni si sono verificati diversi e gravi episodi di discriminazione e intolleranza.
Lunedì un ragazzo con sindrome di Down è stato aggredito su un bus a Genova senza che nessun passeggero intervenisse in sua difesa. Ieri i media raccontavano la vicenda di Ferrara e della mamma che ha ritirato la figlia dall’asilo perché l’assistente della struttura ha la sindrome di Down. E infine oggi scopriamo che nell’ultimo numero di Charlie Hebdo la vignetta in copertina utilizza la Trisomia 21 come un’offesa. Una mamma francese ha risposto così al giornale satirico: “Mia figlia è nata con la sindrome di Down. Da allora mi batto perché la sua condizione smetta di essere un insulto da cortile di scuola”. Questo è il senso del nostro lavoro: continuare a diffondere una cultura della diversità, far conoscere le grandi potenzialità delle persone con sindrome di Down e far capire che un cromosoma in più può essere una risorsa e non qualcosa di cui aver paura. Perché i pregiudizi, come sempre, sono frutto dell’ignoranza. Aiutateci a diffondere il nostro messaggio”. Queste le parole della Grignoli che invitano non solo ad una riflessione ma anche ad agire concretamente perché la via del pregiudizio nei confronti della disabilità resti solo la scorciatoia per gli ignoranti e non la via maestra da percorrere per promuovere l’inclusione e il rispetto della diversità.