I figli? In Sardegna, Basilicata e Molise sono sempre più rari. Sono queste le tre regioni meno prolifiche d’Italia secondo l’ultima sfornata di dati del Ministero della Salute. A parlare è il Rapporto annuale sull’evento nascita, realizzato dal Ministero della Salute, che illustra i dati rilevati nel 2013 dal flusso informativo del Certificato di Assistenza al Parto (CeDAP). Le più feconde sono le zone più fredde, le Province Autonome di Trento e Bolzano ma il quadro italiano in genere non brilla: l’età media delle mamme italiane si avvicina sempre più ai 33 anni (32,7) e il numero delle nascite continua a calare, attestandosi a 512.327, così come cala quello dei parti, 503.272. In più le neomamme, nel 40% dei casi, lo diventano con taglio cesareo, una pratica troppo diffusa secondo le indicazioni OMS.
Così se da una parte abbiamo la solita eccessiva medicalizzazione della puerpuera (in media ogni donna si sottopone a 5 ecografie, quando normalmente se ne consigliano solo 3) dall’altra si registrano ancora troppi casi di parti che avvengono in luoghi a rischio (10%). Cresce però l’attenzione dei papà, che in 9 casi su 10 restano accanto alle compagne durante il parto.