L’ingresso nella terza età è per tutti un momento molto delicato, per gli uomini ma soprattutto per le donne, che più dei maschi risentono del cambiamento fisico e psichico. Così c’è chi accetta i cambiamenti del proprio corpo, i nuovi limiti, adeguandosi alla nuova condizione e cercando di mantenere tutto quello che c’è o che arriva di positivo. Ma c’è anche chi, impaurito dall’età che avanza e dal futuro, si lascia andare e non bada più alle cure verso se stesso, cadendo così in varie forme di trascuratezza.
Per questo in età anziana sono per tutti importanti gli stimoli, siano essi da vivere in maniera collettiva o individuale. Anche perché lasciare che la trascuratezza prenda piede significa aprire le poste ad un male oggi sempre più diffuso, nel silenzio, tra le persone di una certa età: la depressione, data dal sentirsi inutile alla famiglia e di essere un peso per la società.
Ritrovare le passioni, seppur minime, oppure scoprirne delle nuove. Recuperare vecchi hobby o fare cose che anche in gioventù non si sono fatte, come lo shopping in compagnia o cercare prodotti utili all’età che aiutino a dare attenzione alla persona. O ancora sottolineare più di prima, con maggiore tempo da dedicare rispetto ai tempi della piena attività, le scadenze del calendario o le occasioni della vita: feste, eventi di famiglia, compleanni… Queste alcune delle strade da percorrere per mantenere vivo il piacere di esistere.
Un’occasione ghiotta è stata offerta di recente dalla Festa della Donna per le strutture che ospitano anziani. E tutto il mese di marzo, dedicato alla donna, può offrire spunti per dare attenzione alla categoria o ai singoli. Così se il mazzo di mimose donato all’amata è stato sicuramente in più diffuso tra i più giovani, all’Asilo senile Argentovivo di Campobasso la festa è stata vissuta in gruppo: alcuni cavalieri hanno procurato i mazzi di mimose da sistemare e le signore li hanno confezionati e sistemati in modo eccellente.
Sentirsi vivi passa anche attraverso queste esperienze, che comunque richiedono attenzione, sforzi di memoria e manualità, in un trascorrere del tempo tutt’altro che noioso e privo di senso.
