Alleanza delle Cooperative italiane, l’ultimo incontro a Bruxelles e i passi da compiere

Come si muove l’associazione e che cosa chiede all’Ue

L’ultimo importante incontro lo ha tenuto con i parlamentari europei una settimana fa. L’obiettivo è sempre lo stesso: rafforzare i passi sinora compiuti e sostenere in modo strategico e condiviso le cooperative italiane. Così si muove l’Alleanza delle Cooperative Italiane, il cui presidente Maurizio Gardini così si è rivolto ai rappresentanti politici di Bruxelles: “In poco più di due anni le guerre del Covid e nel cuore dell’Europa hanno cambiato il mondo. Chiediamo un rilancio dell’Unione su più fronti: sulle politiche sociali, economiche e fiscali e sul pluralismo imprenditoriale. Le cooperative sono pronte a fornire il loro contributo per una crescita sostenibile dal punto di vista sociale, economico, ambientale e digitale”.

All’incontro con Paolo Gentiloni e gli altri rappresentanti Ue c’erano anche i copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone. «Non esiste salvezza per nessuno al di fuori della vittoria di tutta l’Europa sulla crisi – hanno ribadito all’unisono – Le scelte recentemente adottate dalla BCE costituiscono in questo senso un primo passo importante, ma occorre fare di più e in modo più organico. Occorre rafforzare e rendere più efficace l’azione dell’Europa». E hanno auspicato maggiore flessibilità, necessaria per molti paesi dell’Unione appesantiti da una forte pressione fiscale: “Le politiche economiche meritano di essere attentamente rivisitate: senza perdere di vista il contenimento del deficit, occorre consentire margini di flessibilità, in attesa che le riforme strutturali comincino a dare i loro positivi effetti. Questo permetterebbe anche un allentamento della pressione fiscale, divenuta ormai insostenibile”.

Hanno quindi chiesto di “tutelare la distintività cooperativa quale elemento in grado di sviluppare la forma più avanzata di democrazia economica e di svolgere una rilevante funzione sociale”. Perché il movimento cooperativo in Europa rappresenta 160mila imprese, occupa 5,4 milioni di persone e conta 123 milioni di soci. Le cooperative sono attive in tutti i settori, dall’agroalimentare (dove apportano il 50% del valore aggiunto dei 360 miliardi di fatturato complessivo), al consumo (che riunisce 30 milioni di soci consumatori), dal credito (le banche cooperative europee hanno asset complessivi pari a quasi 7.5 miliardi di euro e quote di mercato superiori al 20%) al sociale (oltre 1.5 milioni di lavoratori) e dalla manifattura ai servizi.

Ma che cosa è l’Alleanza L’Alleanza delle Cooperative Italiane? E’ il coordinamento nazionale costituito dalle Associazioni più rappresentative della cooperazione italiana (Agci, Confcooperative, Legacoop). con le sue 43.000 imprese rappresenta oltre il 90% del settore con 1,2 milioni di persone occupate, oltre 12.000.000 di soci e un fatturato aggregato di 150 miliardi di euro. Le cooperative rappresentano l’8% del PIL.

Non ostacolare le normative nazionali in materia societaria e fiscale, priorità alle politiche che garantiscano lavoro ai giovani e alle donne, incentivi a chi assume, sostegno dell’autoimprenditorialità cooperativa, rafforzamento delle misure di sostegno all’internazionalizzazione. Queste le linee di intervento poste all’attenzione degli europarlamentari da Alleanza, che punta ad una rappresentanza unitaria della cooperazione italiana, condivisa e partecipata.