Ladri, aggressioni e inseguimenti… ma in che Paese viviamo?

Ladri ripetutamente in azione da tre mesi. Aggressioni, furti, inseguimenti, macchine sospette e rubate: ma in cosa si sta trasformando il nostro Paese?

La questione dei furti in Molise sembra non essersi placata. Recente l’episodio, nuovamente a Cercemaggiore, di un uomo residente nel medesimo Paese, vittima di vari furti negli anni, l’ultimo nel mese scorso, alla vista di una Giulietta scura, che nei giorni scorsi era stata segnalata come “sospetta”, ha deciso, di sua iniziativa, di inseguirla. Quando i malviventi dell’auto si accorgono che erano seguiti, uno di loro è sceso dall’auto e ha iniziato a colpire la macchina dell’uomo, riducendo in frantumi il parabrezza, per poi scappare. Poteva finire peggio, così come l’aggressione ai danni di un uomo di Cercemaggiore accaduta a novembre.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a numerosi furti in abitazioni e a ladri sempre in azione. Ladri a Campobasso, Mirabello Sannitico, Ferrazzano, Sepino, Oratino, Venafro, Riccia, Toro, San Giuliano del Sannio, Vinchiaturo e, ripetutamente, Cercemaggiore. Comprensibile, dunque, la preoccupazione tra i cittadini. Le forze dell’Ordine ipotizzano che a entrare in azione sia banda ben organizzata. Addirittura, a Cercemaggiore, alcuni cittadini, mettendo a rischio la loro incolumità, hanno organizzato delle ronde notturne, perché il clima di terrore è diventato insostenibile e insopportabile. Le vicende sono molte e al centro della cronaca locale: giornali e TG regionali non parlano d’altro. Fino a quando saremo costretti a sopportare questa situazione? Di chi è la colpa? La sicurezza locale è efficiente? Sicuramente la colpa non è di chi subisce i furti: nessuno è sprovveduto: allarmi, porte e finestre blindate, massima allerta e nessuna confidenza all’estraneo, le misure cautelari pare ci siano già, addirittura ronde organizzate, eppure tutto questo non funziona.

Stiamo assistendo ad una vera e propria lotta impari, ad un declino dell’etica umana, ad una frantumazione del rispetto altrui, ad un disgregarsi dei valori positivi che dovrebbero accompagnare tutti gli uomini al fine di dar vita ad un clima di “quieto vivere” in qualsiasi luogo ci si trovi.