E’ la frase celebre di un noto spot televisivo degli anni ’90 dove un condannato a morte per evitare l’imminente esecuzione chiedeva come ultimo desiderio di fare una telefonata…ritardando (e non di poco) la sua fine. “Una telefonata allunga la vita” recitava la pubblicità, ma anche se non la allunga la può sollevare, impreziosire di un momento di gioia, creare un diversivo a giornate lunghe, ripetitive e purtroppo velate da tanta tristezza e preoccupazione, come lo sono queste di questi giorni a casa. E così per dare un sollievo e far sentire agli anziani che non sono soli, una voce amica telefona loro tutti i giorni. Pochi minuti insieme che però valgono un sorriso, un sospiro di piacere, una coccola. La telefonata diventa la scusa per dare ai nostri nonni una carezza che dice loro che andrà tutto bene.
E’ quello che le volontarie del Servizio Civile Universale presso il Comune di Lucito, Francesca, Lucrezia e Antonella, stanno facendo in questi giorni nei quali per precauzione ed evitare occasioni di contagio non si recano personalmente dagli anziani, ma comunque non li lasciano soli e con una telefonata si accertano dei loro bisogni, ascoltano i loro sfoghi, qualche volta consolano il loro pianto, cercando di infondere in loro positività e ottimismo.
Il servizio è stato previsto e gestito dall’agenzia Agorà che accoglie i volontari con il progetto Stay Human dislocandoli in questo caso nel territorio di Lucito e che rientra tra i servizi di solidarietà per il coronavirus erogati a distanza.
A qualcuno potrà sembrare poco, invece il valore simbolico di questo servizio è tanto grande come la gioia che le signore ricevono tutte le mattine alzando la cornetta e sentendo dall’altro capo del telefono la voce allegra di Francesca, Lucrezia e Antonella che contribuisce a dare una marcia in più alla giornata di Consiglia, Teresina, Giovanna, Pia, Romano, Angelo e tanti altri anziani del paese, che anche se con un po’ di paura sanno che insieme questo maledetto nemico invisibile si combatte meglio.
