Legge Gadda: insieme per combattere lo spreco

Ci sono delle linee guida per capire come risparmiare, riciclare e riusare così da combattere lo spreco? Si, la Legge Gadda è un esempio.

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La fabbricazione delle risorse è un processo lungo e dispendioso sia per quanto riguarda l’utilizzo di prodotti naturali sia per il consumo energetico notevole. La sola attività di riciclo non è tuttavia sufficiente per ottenere un reale miglioramento per quanto riguarda l’impatto ambientale. La riduzione dell’inquinamento e la minore produzione di rifiuti sono i due presupposti necessari per migliorare l’ambiente. Sembra che molti passi in avanti, verso questa direzione, sono stati compiuti anche a livello domestico, usando meno carta e sostituendo questo materiale, ogni volta che è possibile, con alternative ecosostenibili. A beneficiare di questa strategia sarà solo l’ambiente ma anche le riserve d’acqua, l’aria, il suolo, l’energia, l’economia familiare.

Nell’agosto 2016 è entrata in vigore la Legge Gadda per combattere lo spreco di cibo, istituendo un fondo nazionale, di diversi milioni di euro, per progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze.

La legge Gadda persegue la finalità di ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti, attraverso la realizzazione dei seguenti obiettivi prioritari come: favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale, contribuire alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e sulle risorse naturali mediante azioni volte a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo al fine di estendere il ciclo di vita dei prodotti, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni sulle  materie oggetto  della  presente legge, con particolare riferimento alle giovani generazioni.

Un’iniziativa che ha portato allo sviluppo dei progetti di food packaging sostenibili in carta e cartone in grado di preservare i prodotti, raccolti nel volume “Packaging Tecnologico”, che sono stati discussi da università, imprese e centri di ricerca, cercando di dare avvio all’utilizzo dei fondi per ricerche applicative. A quasi due anni dalla sua entrata in vigore, la Legge Gadda funziona, ne sono la prova anche i dati del progetto Buon Fine di Coop che punta a donare i prodotti ritirati dagli scaffali, ancora integri, e commestibili: insieme alle donazioni, aumentano anche i punti vendita coinvolti e le associazioni destinatarie. È un problema da risolvere anche perché spesso, ci si scandalizza davanti a immagini di televisive che mostrano lo spreco di alimenti e di altri prodotti, con i conseguenziali danni che esso comporta.

La questione non è né nuova né recente, ma il problema dello “spreco”, inteso come questione sia economica che sociale, è emerso in tutta la sua gravità soprattutto negli ultimi anni complice, senza dubbio, la crisi economica dell’ultimo decennio. Insomma per contribuire al benessere dell’ambiente la Legge Gadda ha stilato i punti fondamentali per il risparmio, ma sta sempre all’essere umano comprendere come essere attento e efficiente per il benessere comune.