C’è posta per Conte, nella lettera di Guglielmina una richiesta di aiuto

conte molise

E’ stata breve, ma molto partecipata la visita in Molise del premier, Giuseppe Conte, che questa mattina a Campobasso ha incontrato i sindaci molisani e i rappresentanti delle associazioni di categoria del comparto economico della regione. Si è parlato di sviluppo, in particolare dell’avvio del Contratto Istituzionale di Sviluppo, promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri per rilanciare l’economia delle zone più fragili del paese, tra cui anche il Molise.

Ad accogliere Conte davanti al palazzo della Prefettura c’erano anche Antonio e Guglielmina, una coppia che da sei anni affronta, nella dignità delle mura domestiche, le difficoltà della malattia. Antonio ha la Sla. Vive paralizzato su una sedia a rotelle. Sua moglie, Guglielmina Lo Muzio, vive il calvario della malattia sempre accanto a suo marito, sacrificandosi, soffrendo e battendosi con coraggio per affrontare il quotidiano e i paradossi di un mondo che è sempre meno a misura del malato. Dopo appelli inascoltati, richieste ufficiali e il lavoro portato avanti nell’associazione Moli Rari Onlus, di cui Antonio è presidente, questa mattina la donna ha consegnato una lettera al presidente Conte.

“Nella lettera ho spiegato la nostra situazione. Spero che Conte la legga e possa, in qualche modo, darci una mano ad affrontare questa situazione, di giorno in giorno sempre più difficile”. Così ha risposto Guglielmina a chi le ha chiesto cosa avesse scritto nella lettera al Presidente.

Oggi è tutto un gran parlare di questo evento che ha portato in Molise i vertici dello Stato. Non è usuale dalle nostre parti avere incontri tanto illustri. E, infatti, sindaci e stampa questa mattina erano tutti concentrati per cercare di cogliere le indicazioni di sviluppo suggerite dal premier, per capire le strategie da porre in essere per favorire la crescita della regione, ma oggi il Colibrì sceglie di mettere al centro questa storia. Noi stiamo con Guglielmina e Antonio e vogliamo veicolare il suo messaggio, la loro richiesta di aiuto e di attenzione da parte delle istituzioni, convinti che la crescita di un paese passi essenzialmente dalla difesa dei diritti fondamentali dei cittadini, primo tra tutti quello alla salute.