Da poco è nato Intus-legere. Si tratta di un progetto che prevede la lettura, l’interpretazione e la divulgazione dei classici del pensiero filosofico. Insomma si tratta di un’iniziativa di divulgazione e condivisione del sapere. Dietro questa idea ci sono i nomi del prof. Fabio Elemento, giovane docente napoletano di Storia e Filosofia, e del dott. Andrea Serra, docente associato di Storia del pensiero politico all’Università degli studi di Cagliari e, per passione, iscritto anche al corso di laurea in Filosofia. In un’epoca dove gli studi umanistici, ahimè, passano in secondo piano, è di rilevante importanza la nascita di un’iniziativa culturale che ha come scopo la divulgazione del sapere attraverso i grandi autori della filosofia. Abbiamo incontrato il prof. Fabio Elemento che ci ha parlato di quest’interessante idea.
Fabio, come è nato questo progetto?
Nasce con la collaborazione di Andrea Serra. Ci siamo conosciuti, per caso, in vacanza in Sicilia e, negli anni, siamo rimasti in contatto telematicamente. Abbiamo scoperto di avere interessi in comune come la filosofia, la politica e l’aspetto culturale delle cose in generale. Ne discutevamo spesso e, man mano, ci siamo resi conto che le nostre discussioni avrebbero potuto interessare anche un potenziale pubblico. Considerando che le tematiche culturali hanno bisogno di una vetrina di esposizione maggiore, abbiamo pensato a “Intus-legere“, progetto di divulgazione del sapere e della conoscenza attraverso i classici del pensiero. Così abbiamo iniziato a lavorare ai video e a metterli sulla nostra pagina facebook.
Cosa volete trasmettere grazie alla vostra iniziativa?
Noi vogliamo infondere l’idea secondo la quale la cultura può essere trasmessa anche oltre “l’Accademia“, con un aspetto di leggerezza ma mantenendo sempre la serietà delle nozioni, non banalizzandole, ma rendendole fruibili e accessibili a tutti. Ci siamo sempre detti che questo è “un valore aggiunto” per le nuove generazioni. E’ proprio un servizio di divulgazione e, a nostro avviso, offriamo qualcosa da un punto di vista culturale con un particolare stile.
“Intus-legere” ha aspirazioni per il futuro?
Certo. L’obiettivo principale di “Intus-legere” è proprio quello di crescere come iniziativa culturale, innanzitutto vogliamo farci conoscere sempre di più grazie alla nostra pagina Facebook, raggiungendo un maggior numero di utenti. Crediamo molto in ciò che facciamo e nel servizio che offriamo, grazie ai nostri contenuti di qualità. Siamo esigenti con noi stessi. Ogni giorno pensiamo a cosa fare e a come divulgarlo. Speriamo di porci come un pagina culturale vera e propria, perché si tratta di un progetto a lungo termine e ora siamo solo all’inizio. Un’altra caratteristica che ci contraddistingue è proprio quella di restare sulla scena culturale per molto tempo.
Fabio, come docente di Storia e Filosofia, sei a contatto a 360° con la nuova generazione. Quale messaggio vorresti lasciare ai giovani in questo momento storico complicato?
Io spero che ognuno di loro faccia di questa terribile pandemia un momento in cui riscoprire o scoprire le proprie passioni più profonde. Possono fare di questo isolamento un momento di lavoro su se stessi e sulle proprie passioni. Cercare di trasformare questa tragica fase in opportunità, nei limiti del possibile. Anche se è difficile, ma possiamo aggrapparci solo a questo.