San Salvo. Andrea Desiato sul palco e lo spettacolo diventa festa

L’instancabile animatore che ama la gente e travolge villeggianti di ogni età

Agosto, San Salvo Marina. Si rientra a casa dalla spiaggia passando davanti al palco del lungomare. Preparativi in corso per uno spettacolo…Chissà che si fa stasera? “Mamma è lui! – mi dice emozionato mio figlio, 10 anni – Lui chi?!”.
Vicino al mixer c’è Andrea, Andrea Desiato. Chi è? E’ un personaggio da queste parti. Mi avvicino per presentarmi e fare due chiacchiere, ma non si riesce a fare una conversazione senza interruzioni. Ora due signore anziane, ora tre ragazzini, ora una coppia di mezza età, un continuo. Ci sei tu stasera? Che cosa fai? A che ora si comincia? Allora stasera ci divertiamo!

Andrea DesiatoAndrea non ha decisamente il fisico perfetto, non ha nessuna tartaruga da mostrare, non è il
belloccio da copertina, non usa effetti speciali, non è un fashion victim e soprattutto non se la tira. Ma gli basta prendere in mano il microfono e salutare per raccogliere in poco tempo la gente come le formiche attorno al pane.
Qualche canzone introduttiva, possibilmente di Max Pezzali che imita da sempre, giusto per scaldare l’ambiente. Poi via con l’animazione. E nel giro di un’oretta si vedono 80enni ballare sul palco, trenini per il lungomare, bambini che cercano di salire sul palco, balli di gruppo classici e ultimo grido, cori improvvisati da un pubblico senza età che si diverte davvero. E lui che con i suoi due o tre chili in più concentrati al giro vita sale e scende dal palco, balla, corre, canta, scherza e non si ferma un momento.

Sul web viene definito dee-jay, cantante, showman, presentatore, intrattenitore, ballerino, barzellettiere per cerimonie e per ogni tipo di evento. “Sono solo un animatore che si diverte – dice lui – Perché il primo a stare bene sono io. Io sono quello che si vede. Ogni persona che incontro, ogni volto che guardo mentre lavoro, è per me un incontro importante. Io sto bene con la gente, amo stare insieme alla gente, di qualunque età. E forse questo si percepisce”. In effetti Andrea Desiato è un po’ il vicino di casa di tutti, l’amico animatore che ama stare al centro dell’attenzione, ma non riesce a stare sul palco più di tanto. Ha bisogno di scendere, di buttarsi nella mischia della quale si sente parte. Un messaggio che si avverte e si gradisce. E la festa di piazza diventa quasi una festa tra amici.

Abruzzese di Celenza sul Trigno, al confine col Molise, Andrea Desiato ha puntato su questo mestiere quando si è reso conto che la sua strada non poteva che essere quella. “Dopo aver fatto diversi lavori avevo ottenuto il classico posto fisso nella fabbrica più importante di questa zona – racconta – Assolvevo al mio compito in catena di montaggio, ma coltivavo la mia passione per gli spettacoli, occupandomi anche delle iniziative realizzate dalla stessa azienda. Aspettavo il weekend per dedicarmi all’animazione, alle serate, ai matrimoni, alle feste. Finché un bel giorno ho deciso di salutare tutti e di fare solo questo lavoro, che mi rapiva più di ogni altra cosa. Un folle, praticamente. Ma grazie ai miei genitori che mi hanno compreso ed appoggiato sono andato avanti deciso”. Oggi Andrea è entrato appieno nel mondo dello spettacolo, sia come allestimenti strutturali sia come animazione. Durante l’anno lavora soprattutto con matrimoni e feste private. In estate porta il suo show nelle piazze, con una buona presenza di serate a San Salvo, dove è atteso da tanti.

andrea e moglie“I quaranta li ho compiuti da un po’ ma per certi versi sono ancora un ragazzino, meno male che c’è mia moglie che mi tiene a bada”. Francesca, sansalvese, conosciuta ad un matrimonio, l’ha sposata un anno fa. Lei, carattere opposto, timida e silenziosa, si occupa dell’organizzazione dell’azienda, delle pubbliche relazioni, del backstage e delle lavatrici di casa tra un viaggio e l’altro. “Siamo sempre in giro e siamo contenti del nostro lavoro – conclude Andrea – Anche se appena possibile rientriamo nella quiete di Celenza, il mio paese, per goderci i nostri valori più importanti: la famiglia, l’affetto dei nostri cari, la tranquillità del posto e la mia droga preferita: le lasagne di mia suocera!”.