Filomena Lamberti nasce a Cava de’ Tirreni, nel 1958, sposa Vittorio Giordano nel 1980 e ha tre figli. La vita coniugale è stata un vero e proprio inferno a causa del carattere aggressivo, prepotente e litigioso del marito che più volte l’ha maltrattata, minacciata, percossa e ingiuriata anche alla presenza dei figli. Ciò nonostante, lei non ha mai sporto formale denuncia nei confronti del marito, nel tentativo strenuo di tutelare l’unità e il buon nome della famiglia. Nel 2012, dopo insopportabili ed indicibili sofferenze, comunica a suo marito che intende separarsi. Subisce allora da parte di lui una terribile aggressione: il marito, dopo averla svegliata alle 4:00 del mattino, le versa addosso l’acido contenuto in una bottiglia causandole gravissime lesioni sul 70% del corpo (testa, viso, occhi, naso, labbra, collo, spalle, braccio sinistro, gamba sinistra, piede destro). Era il 28 maggio 2012. Da questo momento, per Filomena è l’inferno in terra. La donna viene trasportata agli Ospedali Riuniti di Salerno ma immediatamente, viste le sue gravissime condizioni, trasferita all’Ospedale “Cardarelli” di Napoli – Centro “Grandi Ustioni”. Qui riceve i primi difficili e dolorosi interventi ricostruttivi. La sua stabilità emotiva e psicologica sarà per sempre altamente compromessa.
Per il marito intanto, inizia il processo penale. L’imputato, patteggia la pena e viene condannato a anni uno e mesi sei di reclusione, di cui sconta solo anni uno e mesi tre, per cui, già ad agosto 2013 è libero; pena senz’altro irrisoria e non assolutamente adeguata ai suoi reati.
Filomena Lamberti è una delle sopravvissute alla terribile statistica dei tanti femminicidi. Solo nel 2013, quando il procedimento penale è definitivamente chiuso, Filomena viene a conoscenza dell’esistenza dell’Associazione Spaziodonna, nonostante che essa operi a Salerno fin dal 1978 e gestisca il Centro Antiviolenza Linearosa fin dal 1992, e chiede di poter “testimoniare” per aiutare altre donne a non fare i suoi stessi errori e a ribellarsi ai primi segni di violenza.
Da quel momento, le operatrici del CAV e le amiche di “Spaziodonna” – “Linearosa” di Salerno, hanno partecipato a centinaia di iniziative in tutt’Italia per informare, prevenire e promuovere una cultura del rispetto che possa effettivamente contrastare e superare la violenza di genere. Filomena insieme all’Avvocata, Adele de Notaris, operatrice del centro antiviolenza “Linearosa” saranno per la prima volta a Larino ed in Molise a presentare la storia diventata, nel 2017, protagonista del libro, “UN’ALTRA VITA”, edito dall’Associazione i cui introiti sono devoluti a Filomena e alle tante donne vittime di violenza che si rivolgono a Spaziodonna.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Larino, Giuseppe Puchetti e dell’Assessore alle pari opportunità Alice Vitiello, seguirà la testimonianza della sig.ra Filomena Lamberti e la relazione dell’avvocata Adele de Notaris operatrice del centro antiviolenza Linearosa di Salerno. Modera Graziella Vizzarri, vicepresidente del consiglio comunale.