In un Circolo Sannitico gremito di gente, il presidente Sipbc (Società Italiana per la Protezione Beni Culturali) Molise Isabella Astorri introduce la conferenza sulla festività più amata dai campobassani: il Corpus Domini e i suoi Misteri.
La relatrice del convegno è Noemi Paduano, studentessa molisana a Firenze, laureata in storia del teatro.
La tesi di Noemi parte da un presupposto fondamentale: quello di stupire i docenti fiorentini con un lavoro incentrato su una delle più belle festività centromeridionali, profondamente sentita a Campobasso.
Noemi crede che promuovere le tradizioni della propria terra e incentivarle sia cosa sacrosanta ed è questo un compito che spetta prevalentemente ai giovani.
Si parte con un’interessante introduzione fatta su Firenze per poi ricollegarsi al Corpus Domini e alla sua istituzione, passando in seguito alla Confraternita dei Crociati e Trinitari e al racconto di Delicata Civerra e del suo Fonzo Mastrangelo.
Accennando alle processioni di Confraternite organizzate in epoca medievale e rinascimentale si arriva, con grande entusiasmo, al 1760, anno in cui la Confraternita di Campobasso commissiona la costruzione degli “Ingegni” a Paolo Saverio Di Zinno: a quel tempo 24 Ingegni, attualmente solo 13.
“Il tredicesimo mistero – spiega Noemi – è stato aggiunto nel 1959 dai cugini Tucci, fabbri di Campobasso, e si tratta del Santissimo Cuore di Gesù”.
Sebbene oggi i Misteri siano diventati motivo di festa, “vera e propria sagra” come Noemi ci dice, il motivo per cui sono stati creati, come sono stati creati e cosa rappresentano è ben altro.
Il senso dei misteri è strettamente spirituale, allegoria del bene e del male: uno dei personaggi più amati dai cittadini di Campobasso è la famigerata Donzella, ma non tutti sanno che nella processione la ragazza incarna la figura del maligno.
“Impossibile non ricordare – continua Noemi – Cosmo e Giovanni Teberino, padre e figlio, che hanno contribuito in modo significativo alla conservazione e al mantenimento degli Ingegni”.
Sulla fatidica frase “Scannette allérte” pronunciata dai portatori dei pesantissimi Misteri, si conclude la conferenza su una tradizione molisana considerata una delle 100 meraviglie italiane e futuro (si spera) patrimonio Unesco.
Nel pomeriggio di sabato 28 maggio Noemi terrà un’altra presentazione sui Misteri a Piazza della Vittoria.
Per l’occasione verrà allestito anche uno stand enogastronomico con i piatti tipici campobassani.