“Dalla cultura all’esperienza pratica; dalla cultura al prodotto agricolo; dalla cultura all’impresa industriale; dalla cultura al prodotto finale. Tutto può nascere solo e sempre dalla cultura che non è vuota e noiosa letteratura o storia o filosofia, ma studio dei dettagli di ciò che è avvenuto giorno dopo giorno nello sviluppo dell’uomo per farne tesoro e apportare eventualmente dei miglioramenti. Senza l’aiuto della cultura prevale l’interesse economico e si cade nel degrado sociale e ambientale”. Questi concetti sono stati illustrati dal Prof. Giulio de Jorio Frisari, docente dell’Università del Molise, nel corso di una conferenza che si è tenuta nel salone delle feste del castello di Macchia D’Isernia e che ha sancito una stretta collaborazione tra cultura, industria e informazione rivolta ai giovani.
A rappresentare il mondo delle imprese era presente il Dr. Claudio Papa, esponente della famiglia che gestisce l’omonima azienda dolciaria molisana, il quale ha fatto un’ampia e approfondita disamina dei rapporti tra industria alimentare e mondo agricolo. “Fare cultura vuol dire assicurare un supporto tecnico ai contadini chiamati a sviluppare certe produzioni. Nel nostro caso – ha precisato Claudio Papa – vogliamo aumentare la produzione di mandorle portando i terreni coltivati dagli at-tuali 8 a circa 250 ettari. Ciò vuol dire anche stimolare l’agricoltura regionale fornendo l’assistenza tecnica e la sicurezza della vendita del prodotto finale. Fare cultura – ha spiegato inoltre Papa – vuol dire anche spiegare, soprattutto ai ragazzi, la differenza tra prodotto genuino e prodotto di qualità. È importante far capire che il primo rispetta il ciclo naturale, dato che materie prime, come ad esempio il latte, non possono essere sempre uguali in tutte le stagioni, quindi il prodotto finale presenta di volta in volta delle differenze, e che il secondo, invece, viene reso sempre uguale a se stesso mediante interventi correttivi”.
“Perfino Giacomo Leopardi – ha aggiunto Frisari – nel periodo di presenza a Napoli, divenne goloso amante dei confetti alle mandorle che allora venivano prodotti a Sulmona”.
A rappresentare il mondo dell’informazione rivolta ai ragazzi era Antonella Silvestri, titolare della società “SAYSI BOYS & GIRLS” che ha ideato un progetto attento alle esigenze dei ragazzi con percorsi in grado di regalare esperienze istruttive e divertenti in castelli, musei e parchi molisani. Antonella Silvestri ha illustrato il concetto fondamentale della sua iniziativa: “regaliamo ad un bambino una bella esperienza, regaleremo al mondo un adulto migliore”.
I numerosi presenti all’incontro sono stati accolti nel cortile del castello di Macchia dall’affascinante suono dell’arpa elevato tra le antiche mura da quella grande artista che è Tiziana Tamasi.
Nell’occasione è avvenuto anche il gemellaggio tra Rotary di Brescia e quello di Isernia a significare la fratellanza tra “Longobardia Superiore” e “Longobardia Inferiore”, nord e sud insieme. Il gagliardetto dell’amicizia è stato consegnato da Nicola de Jorio Frisari.