Io analfabeta? No, grazie! Evento online promosso dai disabili della vista

L’Associazione Disabili Visivi onlus, ufficio nazionale per la scuola l’istruzione e la formazione, ha organizzato anche per quest’anno la giornata dedicata al codice di letto-scrittura in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Molise e la partecipazione dei Centri territoriali di supporto di Campobasso e Isernia, per la giornata di giovedì 25 febbraio.

L’iniziativa avrà luogo nella sede del CTS di Isernia e precisamente presso la scuola San Giovanni Bosco a partire dalle ore 10.

Per l’occasione sarà allestita dall’USR la piattaforma su Google Meet, al fine di consentire ad altre realtà scolastiche di poter seguire l’evento che quest’anno ha per tema, a partire dalla segnografia Braille, l’analfabetismo al quale rischiano di andare incontro gli alunni e gli studenti non vedenti e ipovedenti, privi di quegli strumenti educativi tecnologici utili a consentire loro di poter perseguire il proprio successo formativo e dunque di istruzione ed educazione cui tutti gli alunni e studenti hanno diritto.

Interverranno la referente dell’Ufficio scolastico prof.ssa Raffaella Petti; la prof.ssa Daniela Cavaliere del CTS di Campobasso e il prof Marco Condidorio quale responsabile dell’ufficio nazionale per la scuola, l’istruzione e la formazione dell’Associazione Nazionale Disabili Visivi onlus (ADV).

La giornata è stata fortemente voluta dalle associazioni storiche nei primi anni duemila, così il 3 agosto del 2007 il Parlamento italiano licenziava la legge 2126 con la quale istituiva la giornata nazionale, giunta quest’anno alla sua quattordicesima edizione.

Ogni anno, il ventuno di febbraio, viene dunque celebrato il genio straordinario di Louis Braille, inventore della segnografia che da lui ha preso il nome: il Braille.

Occasione, questa offerta dalla legge 126 del 2007, assolutamente imperdibile per sensibilizzare il mondo della scuola, ogni protagonista, attore dell’integrazione e dell’inclusione dei nostri bambini, alunni e studenti in situazione di disabilità visiva.

La voce di chi non ha il dono della vista non rappresenta la nota stonata tra quelle di tutti i bambini e gli alunni e studenti della scuola italiana; solo è una voce che assomiglia più ad un bisbiglìo. E noi vorremmo aiutare questo fil di voce a diventare una sinfonia, che chiunque può ascoltare e apprezzare. Perché?

Perché ha tanto da raccontare e da condividere con tutti i bimbi e gli alunni della scuola primaria; ma anche della secondaria di primo e secondo grado. Sì certo, perché gli studenti sono persone in cammino verso l’autonomia di pensiero e azione, proprio come i loro compagni non vedenti o ipovedenti, che però non hanno le loro medesime opportunità educative o pari opportunità tecnologiche.

Parlarne e scriverne fa bene non solo al cuore e all’animo, ma al futuro del nostro paese, che ha bisogno di chiunque, anche di chi non ha il dono della vista, ma può ugualmente, alla apri dei loro compagni, essere utile attraverso proprie potenzialità e competenze, basta dare loro gli strumenti educativi e tecnologici utili a consentire un percorso di istruzione ed educazione privo di discriminazioni umane ed educative, oltre che tecnologiche.