Una malformazione congenita che costringe la piccola Martina di solo tre mesi in un reparto d’ospedale. Un’associazione che non riesce a stare a guardare: le Mammematte. Una coppia di genitori pronti ad amare questa bimba oltre ogni diagnosi. Un’adozione che potrebbe creare l’incantesimo.
Tutto questo è ciò di cui è capace il miglior genere umano. In un’Italia coperta da slogan negativi, stressati ed aggressivi. E in attesa dell’incantesimo l’associazione ed i medici lanciano l’appello, certi che la famiglia si presenterà.
La piccola Martina crescerà con delle difficoltà di carattere motorio: forse la sua disabilità non le permetterà di camminare, forse. E nel frattempo è coccolata dal personale ospedaliero. La sua mamma non è in grado di farla crescere: lei stessa ha bisogno di aiuto. Una storia difficile raccontata con la delicatezza di sempre da Antonella Patete sul Redattore sociale.
Martina potrebbe trovare una coppia di genitori in qualsiasi angolo dei questo nostro paese, che non è la prima volta che mostra grandi gesti di umanità vera. Ne è emblema la conosciutissima storia di Alba e del suo grande papà @Luca Trapanese.
L’affido familiare e l’adozione sono due sistemi che salvano la vita a tanti uomini di domani. Ci vuole generosità, ma anche oculatezza nell’avvicinarsi a queste esperienze così profonde. Per questo oltre alle associazioni che cercano di trovare una casa e un focolare a tanti bimbi sfortunati ci sono enti ed associazioni che si occupano del necessario accompagnamento.
I neo genitori però vanno seguiti, non possono improvvisare o fare da soli un cammino così importante e delicato allo stesso tempo. Tocca agli enti che si occupano di assistenza sociale, in rete con tutte le istituzioni e le associazioni dedite alla tutela dei minori, Tribunali in primis, assicurare alle coppie genitoriali ‘accoglienti’ il giusto e competente supporto.
Per maggiori info su Martina e gli altri bambini in cerca di famiglia: www.affidiamoci.com e/o scrivere a karin@affidiamoci.com o a mamadallapartedeibambini@gmail.com. Telefono: 339.832.2065 (Karin) o 331.791.0854 (Emilia).