Continua la marcia silenziosa e decisa dei ragazzi Down verso l’inserimento reale nel mondo del lavoro. Dopo le tante esperienze già realizzate in realtà commerciali del paese che li hanno assunti e messi all’opera con successo, ora anche la catena Decathlon che si è impegnata formalmente a collaborare nella stessa direzione.
L’azienda ha infatti firmato un accordo con l’Associazione Italiana Persone Down Onlus (AIPD) e l’Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down Onlus Milano (AGPD Milano) per l’inserimento lavorativo di persone con trisomia 21. La decisione non cade dal nulla ma deriva da una serie di esperienze positive registrate non solo dalla catena commerciale leader nel mondo dello sport ma anche da operazioni riuscite alla grande in altri settori, come quello della ristorazione che ha visto in prima linea il marchio Mc Donald. Così se i Decathlon di Bologna, Roma e Milano si sono già avviati, secondo l’accordo tutti i Decathlon d’Italia si impegnano formalmente per incamminarsi verso l’assunzione di una persona con sindrome di Down.
Il percorso sarà ad impatto morbido, con l’avvio di tirocini di almeno 6 mesi, per un impegno massimo di 25 ore a settimana e regolare indennità, fino ad arrivare, laddove la valutazione fosse positiva, ad assunzioni a tempo indeterminato.
Il percorso occupazionale delle persone Down registra già numeri importanti: gli esperimenti messi in campo con successo riguardano già 300 lavoratori circa in Italia, anche se la distribuzione non è omogenea e rispecchia le condizioni lavorative generali. L’obiettivo delle associazioni di settore è lavorare affinché in ogni regione italiana esistano reali opportunità di trovare impiego. E per questo è attivo da qualche anno l’Osservatorio sul Mondo del Lavoro dell’AIPD.
“Questi accordi sono sempre molto preziosi per noi perché ci permettono di raggiungere l’apice di un cammino di formazione e di crescita, di un lavoro costante e quotidiano insieme ai nostri ragazzi – afferma Giovanna Grignoli, presidente Aipd Molise – Non è nuova la nostra collaborazione con Decathlon Campobasso, con cui abbiamo già attivato in passato piccole azioni progettuali positive. Questo protocollo ci darà l’occasione di riprendere il discorso per intraprendere un nuovo percorso, che va sempre costruito con attenzione, individuando ruoli idonei per i ragazzi, affinché si possano raccogliere risultati soddisfacenti. Mi auguro che questo tipo di collaborazione possa estendersi in futuro anche ad esercizi commerciali più piccoli e a valenza territoriale oppure ad enti, perché la cultura dell’inclusione vera sia sempre più diffusa”.