Spiagge a misura di disabile, il New York Times plaude all’Italia per diffusione e qualità delle iniziative messe in campo. Lo fa con un articolo intitolato “For Italians With Disabilities, a Place in the Sun”, riportato e diffuso anche dal Corriere della Sera.
Sono sempre di più in Italia le spiagge a misura di disabile, quelle che permettono a chi ha delle difficoltà di godersi il mare come tutti gli altri. Sono risultate positive le esperienze registrate sulle coste abruzzesi e molisane, come quella di San Salvo (progetto Mare senza Barriere), quella di Pineto (progetto “Carrozzina d’amare”) o quelle di Termoli, dove il Comune tramite la cooperativa Sirio ha attivato un progetto per il superamento della disabilità al Circolo La Vela e al Buena Vista Social Club.
Così, in maniera autonoma o coordinata, sono sempre più numerosi i lido che realizzano spazi, iniziative o strutture capaci di rendere il piacere della spiaggia davvero accessibile a tutti. E da qualche tempo è in atto una mappatura approfondita delle località pronte ad accogliere persone con handicap. La sta realizzando la Fondazione Cesare Serono, attenta e dedita alle categorie socialmente più fragili: regione per regione visita, descrive e rende noti i lido virtuosi. E’ questo il lavoro caduto sotto l’occhio del New York Times, che ha riportato l’elenco dei siti fornendo una guida pratica a chi dall’estero doveva scegliere la località della villeggiatura.
Per ogni stabilimento balneare visitato è stato realizzato un video che illustra quali ausili sono stati installati e in che modo possono essere utilizzati. Ed emergono sistemi innovativi ed impensabili, come la pedana mobile per l’immersione di cui va fiero un lido a Catanzaro.
Bene così, la strada è quella giusta. C’è un anno di tempo per continuare in questa direzione e proporre, con la nuova stagione, nuovi spazi e sistemi rivolti ai disabili, degni di un Italia che voglia definirsi civile e attenta alle difficoltà di tutti.