Arriva la Social Card, cioè un aiuto concreto a chi è in difficoltà. Ma come si ottiene? Chi la può chiedere? Da quando? Ecco le domande che tanti cittadini stanno ponendo soprattutto ai Comuni, che non sanno ancora nulla. Abbiamo cercato di capirne di più. Ed abbiamo appreso che occorre attendere ancora un po’ per sapere quante famiglie potranno beneficiarne e in che modo. Unico dato certo è che quando il Ministero darà il via all’operazione saranno gli Ambiti territoriali a gestire le risorse. Fondi che però ancora non sono stati distribuiti sul territorio nazionale.
La Social Card 2015 per disoccupati è nata con l’obiettivo di sostenere le famiglie in difficoltà economica offrendo un contributo compreso tra 231 e 400 euro al mese, in base al numero di componenti del nucleo familiare e al valore dell’Isee. Dunque un’opportunità per migliaia di disoccupati che hanno visto in questo strumento un importante aiuto per alleviare le difficoltà economiche. La misura, per la quale sono stati stanziati in totale 50 milioni di euro, è destinata ai cittadini residenti nelle grandi metropoli (Roma, Milano, Bari, Firenze, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino, Venezia, Verona) e per coloro che, rientrando nella categoria dei soggetti beneficiari, risiedono nelle regioni dove il rischio di esclusione sociale dovuto alla perdita del lavoro è più elevato, quindi Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Campania e anche Molise. Tuttavia ad oggi su come ottenere concretamente questa Social Card si sa poco o nulla. Se le modalità per richiederla e i requisiti che i richiedenti devono possedere sono abbastanza chiari, ben più oscuro è lo spazio entro cui gli operatori del sociale e degli enti locali, deputati a gestire il rilascio delle card, si stanno muovendo.
A Roma la situazione è praticamente paralizzata. Il bando era stato pubblicato addirittura nei primi mesi del 2014, ma ad oggi non è stata rilasciata neppure una social card. Certamente in un contesto grande e complesso come Roma non sarà stato semplice coordinare il tutto.
E in Molise a che punto siamo? L’Inps sostiene di non aver ricevuto nessun riscontro dal Molise in merito ai Comuni che si sono attivati per il rilascio della card. Gli stessi comuni, del resto, sono disorientati sul tema. Sanno che esiste questa misura, anche perche praticamente tutti i giorni presso i loro uffici arrivano cittadini che chiedono come fare e quando potranno accedere a questo beneficio, di cui i media, in particolare la tv e il web, hanno parlato e parlano ampiamente ancora oggi, ma senza indicazioni precise su dove andare e quali sono i Comuni, anche molisani, in cui è possibile recarsi per fare richiesta.
In particolare i Comuni non hanno ancora ricevuto indicazioni in merito dalla Regione, che a sua volta in realtà non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione dal Ministero per attivare questo sostegno. E’ stata fatta una riunione preventiva durante la quale a Roma ne sono stati illustrati gli obiettivi, ha spiegato il dirigente d’area, ma ancora non si procede all’attivazione e soprattutto alla destinazione delle quote per le Regioni. Si tratta di fondi europei destinati alle regioni uscite dall’ Obiettivo 1 (il Molise è tra queste) ma si attende di conoscere quando e come attivarla. E soprattutto quanti soldi si avranno a disposizione.
L’auspicio è che nelle prossime settimane qualcosa si muova. Sarebbe davvero un peccato che tanti cittadini in difficoltà non potessero usufruire di uno strumento pensato ad hoc per ridurre il loro disagio.