Caterina Staniscia è di Termoli, ha 33 anni, un compagno e un bimbo di sette anni, Mattia. Dopo un anno trascorso a Roma studiando alla facoltà di Architettura, sceglie di cambiare città e si trasferisce ad Urbino dove, all’Università di Camerino, si iscrive al corsi di Grafica Pubblicitaria per continuare ad inseguire il suo sogno, quello di diventare un’ illustratrice. È questa la vera passione di Caterina, che qualche anno fa diventa mamma e quindi il suo ruolo di studentessa viene messo per un momento da parte. Ad ogni modo riesce comunque a laurearsi e con il compagno decidono di ristrutturare una vecchia casa di famiglia ad Urbino, facendo grandi sacrifici per pagare i lavori e vivere una tranquilla vita insieme al loro bambino.
Ma la vita di Caterina e della sua famiglia viene bruscamente interrotta dal sisma che ha colpito l’Italia centrale il 26 ottobre scorso. All’improvviso la quotidianità e i progetti di Caterina svaniscono tra le macerie lasciate dal terremoto. La sua bella casa nuova viene gravemente lesionata e Caterina è costretta ad abbandonarla. Sconvolta, impaurita e disorientata torna dalla sua famiglia a Termoli. Qui piano piano cerca di riprendere in mano la sua vita, iscrive suo figlio a scuola e riprende la passione che ha sempre accompagnano la sua vita: la grafica.
Da qualche parte deve pur ripartire per ricostruire se stessa prima ancora che la sua casa e così decide di aprire una pagina Facebook “ Vanilla K ” dove espone tutti i lavori e le illustrazioni che fa per hobby, per le sue amiche, per fare dei piccoli regali alle persone a lei care. Ma il sogno di Caterina è quello di fare della sua passione un lavoro. Le abbiamo chiesto, facendo due chiacchiere con lei, perché questo nome “ Vanilla K ”. La “K” era facilmente collegabile al suo nome. Ma la vaniglia? Caterina ci ha risposto che la vaniglia è il profumo che più di tutti le ricorda la sua famiglia, la sua infanzia e anche la sua vita, abbandonata di fretta per sfuggire al terremoto. “In casa ad Urbino avevo messo molte candele alla vaniglia, perché è un profumo che mi è sempre piaciuto e il ricordo della mia infanzia mi è sempre stato di conforto”.
Proseguendo nel suo racconto ci confessa “le mie amiche mi sono state di grande aiuto, hanno compreso il mio momento difficile e grazie al passaparola la mia pagina Facebook si sta facendo conoscere. Ho esposto i miei lavori anche in un negozio di articoli da regalo in centro a Termoli, così se a qualcuno dovessero interessare sono lieta di mettermi all’opera per accontentare le loro richieste”.
Ma Caterina spera un giorno di tornare ad Urbino, di ricostruire casa e riprendere la vita di tutti i giorni. “Stiamo aspettando che ci diano un alloggio, anche perché pur volendo cercare casa lì per conto nostro non riusciremmo neanche a pagare l’affitto. Il contributo per l’autonoma sistemazione è di 600 euro e dopo il terremoto gli affitti sono schizzati alle stelle”.
Sono davvero belle, vivaci piene di colori le illustrazioni di Caterina e noi le auguriamo che anche la sua vita molto presto potrà tornare a risplendere e a colorarsi di quella spensieratezza che il terremoto le ha portato via. In bocca al lupo Caterina!!