Lui, diplomato, musicista (maestro di tromba) appassionato di mountain-bike, aveva sempre guardato quegli insetti indaffarati con grande curiosità, ma con distacco. “Ancora oggi, nonostante la protezione, quando le libero ho paura – racconta – ma la supererò col tempo. E loro continueranno a pungermi lo stesso”. Perché durante le operazioni c’è sempre qualche momento in cui si rimane scoperti e le api ne approfittano sempre per far sentire la loro presenza.
Dopo numerosi lavori e lavoretti, anche all’estero, Flavio sceglie, inaspettatamente anche per la sua stessa famiglia, di diventare apicoltore. “Ho iniziato a formarmi – spiega – a seguire corsi che mi hanno inserito nel mondo apistico a 360 gradi. Ho approfondito biologia e comportamento dell’insetto, ho studiato ambienti, territori floricoltura, ho imparato i sistemi di produzione e conosciuto il mestiere nei suoi diversi aspetti. Nel frattempo ho iniziato a dotarmi di arnie, ne ho prese sette, anche troppe per cominciare. Poi ho acquistato le famiglie e ho dato il via alla mia produzione, con le prime soddisfazioni”.
Flavio ha fatto assaggiare il suo primo millefiori ad amici e parenti, che lo hanno apprezzato. Oggi in quelle api vede il suo futuro: “L’attività apistica è continua, ma emozionante; bisogna stare attenti che le api non si ammalino, che non prendano parassiti, che la famiglia rimanga sempre forte e che ogni passaggio del processo avvenga senza intoppi. Ma il risultato di tante attenzioni si sentirà al palato: un buon miele si capisce dal gusto, dalla consistenza, dal profumo”.
Ma quanto costa produrre un chilo di miele? Perché dubitare davanti a prezzi troppo bassi? “Se il miele costa troppo poco non è puro, è stato allungato con acqua e zucchero. Il miele naturale – ci spiega ancora Flavio – non può costare meno di 6/7 euro al chilo, e mi sono anche tenuto basso. E’ un alimento che non teme alcun tipo di concorrenza, perché in Italia la produzione di miele naturale copre il 50% della richiesta. Di api si può vivere e io su di loro investirò energie e risorse”.
Una scelta determinata, che porta con sé le aspettative di un giovane imprenditore molto positivo nei confronti della sua impresa: “A tanti ragazzi come me vorrei dire di non fossilizzarsi attorno a quello che hanno studiato, ma di guardarsi intorno. Altrimenti si rischia di perdere tempo prezioso”. Quel tempo che saprà dare le giuste risposte anche a lui, che è già pronto per la prossima smielatura.