La stampa 3D applicata al corpo umano

Il Molise in prima fila nel mondo scientifico italiano per la ricerca e lo sviluppo delle migliori tecniche di stampa tridimensionale a favore della salute

mano virtuale

La sanità molisana ha ottenuto un altro prestigioso riconoscimento per l’anno appena trascorso sul Rapporto Ricerca Corrente 2019 del Ministero della Salute, che vede l’IRCCS Neuromed classificato al primo posto tra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, per la percentuale di pazienti provenienti da altre regioni: più dell’84% decidono di ricorrere  ai servizi sanitari dell’istituto di Pozzilli. Un dato che sottolinea ancora una volta il livello di eccellenza raggiunto dalla struttura isernina, che da anni fa parte a pieno titolo dei centri di ricerca e cura sperimentale che sono un punto di riferimento per tutto il Paese.

Il Rapporto ministeriale va ancora oltre nella disamina dei meriti di tale struttura che si è guadagnata sul campo un livello di soddisfazione dei propri utenti superiore alla media nazionale e, come se non bastasse, il centro molisano supera la media nazionale per numero assoluto di lavori scientifici pubblicati, si colloca al quinto posto per il numero di ricercatori che pubblicano almeno un lavoro nel corso di un anno e al quarto posto per ricercatori che pubblicano almeno quattro lavori in tre anni. Tutto questo benché le sue dimensioni siano relativamente limitate, infatti ha accreditato un numero di posti-letto che lo classifica tra gli IRCCS medio-piccoli.

Neuromed eccelle ancora di più è sulla qualità della ricerca, che viene misurata internazionalmente con l’indicatore “impact factor” (importanza delle riviste ove si pubblica), dimostrando la sua notevole capacità di attrarre finanziamenti da destinare agli studi scientifici. Nel caso del Neuromed questo indicatore mostra un altro primato nazionale nei finanziamenti provenienti da Istituzioni pubbliche diverse dal Ministero della Salute.

Proprio nei suoi laboratori di meccatronica si porta avanti anche lo sviluppo e il perfezionamento delle tecniche di stampa 3D applicate alla biomedicina, fornendo supporto anche a strutture sanitarie esterne che abbiano bisogno di ricreare modelli tridimensionali di parti del corpo per studi preoperatori in situazioni complesse. Una nuova frontiera a cui si farà sempre più ricorso con l’aumentare dei disturbi che affliggono il sistema nervoso richiedendo chirurgie di altissima precisione, in combinazione al cambiamento dei nostri stili di vita: alimentazione più sana, combattere la sedentarietà ed integrare con flavonoidi come OPC (di origine vegetale) per ridurre lo stress ossidativo dei nostri neuroni.

Questa è esattamente l’eccellenza della sanità italiana che tutti bramano e che spesso si trova a macchia di leopardo lungo tutto il territorio del Bel Paese, e che fondamentalmente gran parte del resto del mondo ci invidia e ci imita. D’altronde se è vero che l’accesso alle cure mediche porta ad un costante aumento delle aspettative di vita, di contro la popolazione presenterà sempre più problemi dovuti alla degenerazione cognitiva naturale e talvolta indotta dall’esposizione ad elementi pericolosi per la salute umana come i PFAS.