La cicerchiata è un dolce tradizionale tipico dell’Abruzzo, del Molise e delle Marche che, in passato, era legata al Carnevale; oggi è maggiormente legata alle feste natalizie, rassomigliante agli struffoli napoletani, soprattutto per forma e ingredienti.
Il termine, probabilmente, proviene dalla parola strues che, in umbro antico, significa costruire un mucchio. Un’altra associazione con la parola Cicerchiata riguarda un legume, la cicerchia, diffuso nell’area dell’appennino, grande come un piccolissima sfera, somiglia al cece.
La cicerchiata si presenta come una ciambella o un mucchio composti da tantissime palline di pasta fritte e tenute insieme tra di loro con l’aiuto del miele e decorate con codette colorate. Il dolce è a base di pasta di farina, uova e, in alcuni varianti, burro o olio d’oliva, zucchero, liquore o succo di limone. Da questa si ricavano palline che vengono fritte nell’olio o nello strutto, mescolate con il miele e disposte “a mucchio”. Il miele, una volta, raffreddato cementa le palline fra loro e dà solidità alla struttura. Ovviamente ogni Paese ha la sua versione che aggiunge ingredienti diversi alla ricetta base.