Sembra una casetta affacciata sul mare dove potersi rilassare lontano dallo stresso quotidiano, invece è una scuola nella quale ha insegnato Beatrice Zullo, una docente di 57 anni, che attualmente insegna nel modenese. Non si lamenta ma il suo sogno è tornare nella scuola più piccola d’Europa, infatti dichiara di sentirsi più sola in Emilia Romagna piuttosto che sull’isola di Alicudi, nonostante i suoi tre alunni.
Nell’anno scolastico 2017/18, nella casa-scuola ci sono stati solamente tre alunni, due di quarta e una che si preparava all’esame della secondaria di primo grado. Quando insegnava Beatrice i ragazzi erano solo due delle elementari. Ogni anno non è facile “salvarsi”. Mirella Fanti, dirigente scolastico dell’Istituto “Lipari 1” da cui dipende il plesso di Alicudi, ce l’ha fatta grazie alla buona volontà delle istituzioni e delle famiglie che hanno accolto le sollecitazioni a non abbandonare il proprio territorio. E in effetti Alicudi senza la scuola sarebbe ancora più isolata, perché tra un insegnamento e l’altro nelle ore pomeridiane si praticano anche tante attività rivolte a tutte la comunità.
Scherzando l’ex maestra della “mini-scuola” afferma che “tutto dipende dal mare, è lui il vero “dirigente scolastico” della scuola. Andare ad una riunione o meno dipende dal clima così come raggiungere la scuola. Ero io a dover decidere che fare in caso di maltempo”.
La vita nella scuola di Alicudi non è per nulla facile, perché spesso i docenti rifiutano l’incarico in quanto è complicato spostarsi tramite l’aliscafo da altre città. Insomma sarebbe fantastico insegnare qui se non fosse per gli innumerevoli problemi logistici legati allo spostamento.