Vengo anch’io…sì tu sì! Via libera ai cani negli uffici postali

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I cani possono entrare negli uffici postali. La conferma arriva dopo uno scambio di post pubblicati su Twitter fra Gianluca Felicetti, presidente dell’associazione animalista Lav (Lega anti vivisezione) e Poste Italiane.  La precisazione è arrivata il 10 ottobre 2018, in seguito alla notizia di introdurre una polizza assicurativa per gli animali da parte delle stesse Poste italiane.

“La nostra domanda è emersa spontaneamente, logica conseguenza dell’esperienza personale e delle segnalazioni dei soci che si rivolgono a noi lamentando decisioni arbitrarie, raccontando di utenti che si ergono a paladini della sicurezza, invocando Leggi di divieto che non esistono per un luogo aperto al pubblico com’è una Posta”, ha dichiarato Gianluca Felicetti. La replica di Poste italiana è arrivata subito.

“L’accesso ai cani nella sala al pubblico degli uffici postali è consentito nel rispetto delle seguenti condizioni: che siano sempre al guinzaglio a una misura non superiore a metri 1,50 e che indossino una museruola in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali”. Inoltre, la società per azioni operativa nei settori finanziari, assicurativi e nella telefonia mobile ha aggiunto che l’accesso viene consentito nel rispetto del D.P.R. (Decreto del Presidente della Repubblica) 320/54, dell’Ordinanza del 6 agosto 2013 del Ministero della Salute e delle relative leggi regionali”. Una novità che rincuora i proprietari di cani, che potranno muoversi liberamente con i loro amici a quattro zampe.

“Finalmente arriva un chiarimento su una norma ingiusta che per tanto tempo ha impedito l’accesso dei nostri amici a quattro zampe in un luogo pubblico –  ha dichiarato Riccardo Manca, vice presidente degli Animalisti Italiani Onlus – Chiediamo alle Poste Italiane di rimuovere il cartello di divieto in tutti i 12.845 uffici postali. Per un corretto rispetto delle regole sull’accesso degli animali negli uffici postali suggeriamo di pubblicare un vademecum o affiggere un cartello con il regolamento menzionato. La convivenza con i nostri ‘fratelli’ animali non solo è possibile ma è anche indice di un vero progresso morale e civile”.