In marcia per il clima con Greta Thunberg

Greta Thunberg vive a Stoccolma, ha  16 anni e da agosto 2018, ogni venerdì, protesta davanti la sede del Parlamento svedese con il cartello ‘Skolstrejk för klimatet‘, cioè ‘Sciopero della scuola per il clima’. Greta vuole salvare la Terra dagli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, e con il supporto dei social media in pochissimo tempo è riuscita a fondare un movimento giovanile ambientalista mondiale conosciuto come Friday for future. Il suo messaggio è arrivato ovunque, anche nei palazzi del potere: alla Cop 24 di Katowice, al World Economic Forum di Davos e al Parlamento europeo. Il j’accuse della giovane attivista alle potenze mondiali è chiaro: “il sistema politico che avete creato si basa tutto sulla competizione, imbrogliate ogni volta che potete perché l’unica cosa che conta è vincere, diventare potenti. Questo deve finire, dobbiamo smetterla di competere l’uno contro l’altro, dobbiamo cooperare e lavorare insieme e distribuire le risorse del pianeta in modo equo, perché se falliamo nel fare questo, tutto ciò che i nostri leader politici lasceranno in eredità sarà il più grande fallimento nella storia dell’umanità. E saranno ricordati come i più grandi malvagi di tutti i tempi perché hanno scelto di non ascoltare e di non agire”.

Per salvare il nostro pianeta non abbiamo molto tempo: occorre un impegno concreto per contrastare l’emergenza climatica e rispettare la soglia limite di 1,5 gradi. Oltre tale soglia, infatti, l’IPCC ha calcolato che scatterebbero meccanismi pericolosi e non reversibili di innalzamento delle temperature, come lo scioglimento del permafrost. I decisori politici, però, non sembrano ancora in grado di intraprendere un cammino comune verso lo sviluppo  sostenibile. Gli unici segnali positivi sono quelli che provengono dal basso: 70000 persone il 27 gennaio, in Belgio,  sono scese in piazza  per protestare contro i combustibili fossili. Migliaia di studenti, a febbraio, hanno marciato nel Regno Unito, in Germania, nei Paesi Bassi, in Svezia, Svizzera e in Italia. E il prossimo 15 marzo è previsto uno sciopero globale per il clima. Per l’occasione i giovani attivisti europei hanno lanciato su change.org una petizione  in cui si legge: “Attuate oggi stesso la transizione dal modello fossile a quello delle energie pulite e rinnovabili, per evitare all’Italia, all’Europa e al mondo intero gli effetti degli sconvolgimenti climatici: catastrofi naturali, gravi carestie e i conseguenti fenomeni migratori fuori scala. Chiediamo di abbattere del 50% le emissioni di gas serra rispetto all’epoca preindustriale entro il 2030, per raggiungere Zero emissioni nel 2050”. Grazie a Greta Thunberg e alle giovani generazioni il mondo potrà diventare sempre più ecosostenibile. La rivoluzione verde è incominciata.